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  • Immagine del redattoreElisa Siena Wine Service

Cibo e vino: il Peposo!

Oggi parlerò di un famoso secondo piatto della tradizione toscana: il Peposo, conosciuto anche come Peposo dell’Impruneta.


Eh si, perché l’origine di questo antico piatto pare trarre le sue origini dai “fornacini” di Impruneta, comune del fiorentino, famoso per la produzione di terrecotte. I fornacini erano gli addetti alle fornaci che usavano porre a cuocere, in un angolo della fornace, un tegame di coccio contenente pezzetti di carne e aromi affogati nel vino.


Il peposo altro non è che uno spezzatino a base di carne di manzo. La cottura è molto lenta e fatta con uso di brodo e abbondante vino rosso (rigorosamente Sangiovese della zona!). Il nome deriva dall’uso abbondante di pepe nero che lo rende un piatto intenso, da servire nel tipico piatto di coccio insieme a fette di pane abbrustolito.


L’abbinamento con questo piatto non può che prevedere un vino di grande struttura, corposo, morbido, intenso e persistente, naturalmente rosso a base di Sangiovese.


A base Sangiovese perché: essendo il Sangiovese uno degli ingredienti principali, il vino in abbinamento non può che essere a base Sangiovese


Grande struttura e corpo perché: essendo un piatto strutturato, necessita quindi di un vino

altrattanto strutturato e corposo


Morbido perché: per bilancare la fortissima sapidità del piatto (ricordate che un lungo invecchiamento in legno aumenta la morbidezza del vino)


Intenso e persistente perché: per “resistere” bene agli intesi profumi e al perdurante sapore che il piatto lascia in bocca


Tannico perché: per “asciugare” la naturale untuosità del piatto (ricodate che il Sangiovese è uno dei vitigni maggiormente tannici)


L’abbinamento ideale è un CHIANTI CLASSICO RISERVA o GRAN SELEZIONE, da scegliere sicuramente tra vecchie annate, meglio se "5 stelle", cioè annate in cui i profumi e la struttura del vino sono risultati eccellenti.

Per chi volesse provare un vino a base Sangiovese, ma fuori dalle porte del Chianti, può confidare su un prezioso Nobile di Montepulciano riserva o sul re……sua maestà il Brunello!


Buon appettito... e anche questa volta vi esorto a sperimentare!! Elisa





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